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Decreto Martina, Diem25 schiera l’esposto alla Commissione europea: “non ne sa nulla”

LECCE – “Entro oggi il decreto Martina avrebbe dovuto essere notificato alla Corte Europea ma nulla di fatto. Dunque ad oggi risulta illegittimo e non può produrre effetti“. È la tesi sostenuto da Diem 25, il il movimento pan-europeo fondato da Varoufakis, che nelle scorse ha presentato un esposto alla Commissione Europa chiedendone la messa in mora.

Il Decreto -incalza Diem25- contrasta con la normative europee di settore che l’Italia ha già sottoscritto e recepito. In primis impone l’uso di sostanze catalogate come neurotossiche e, per questo, vietate dalla UE, sia su terreni coltivati che in aree non coltivate o abbandonate, aree parco, aree turistiche ecc. Il tutto senza previe e rigorose valutazioni di impatto ambientale, in contrasto con il recentissimo regolamento di esecuzione n. 783 del 29 maggio 2018.

Alla luce dell’azione intrapresa le richieste sono principalmente tre: chiedere il blocco del decreto, far proseguire il finanziamento delle sperimentazioni promosso dalla Regione Puglia e istituire una task force (internazionale e multidisciplinare) di ricerca sul “caso Xylella” e che coinvolga anche gli agricoltori. Dunque un “centro di ricerca” pubblico che operi con trasparenza e partecipato.

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