LECCE – “Invito in particolare i politici a fare mea culpa: invece di lamentarsi a maggio, avrebbero dovuto sedersi a ottobre dell’anno scorso per programmare la stagione”. Lo dice Giuseppe Guagnano, segretario generale della Filt-Cgil, categoria dei lavoratori dei trasporti, sull’inadeguatezza del sistema dei trasporti locale in vista della stagione estiva e preoccupato dalle condizioni di lavoro dei lavoratori delle Fse.
È di pochi giorni fa la notizia della soppressione di 6 collegamenti ferroviari tra Lecce e Gagliano del Capo (4 corse via Novoli e 2 via Zollino) nei fine settimana estivi. Un provvedimento che lascia scoperta la tratta fino alle 16.30. Contemporaneamente è stato attivato il collegamento tra Gallipoli e Baia Verde. “La sostituzione dei treni con i pullman per coprire le tratte in questione crea disagio ambientale e di sicurezza” dice.
“L’azienda nel Salento deve fronteggiare una grave carenza di personale -aggiunge- Nei piani assunzionali non v’è traccia di innesti diretti o tramite agenzie interinali di capitreno o capistazione – spiega Guagnano – Di contro viviamo il paradosso di recenti assunzioni da agenzie interinali di macchinisti, 9 per la precisione, ancora oggi dopo alcuni mesi privi di certificazione aziendale e che non termineranno la formazione in tempo per l’avvio della stagione turistica”.
Una situazione complessiva che, al di là della soppressione delle corse nei fine settimana estivi che avviene per mancanza di personale, grava sulle condizioni di lavoratori e passeggeri: “Tutto questo sta creando una ripercussione fortissima sul personale, in termini di salute psicofisica ma anche sull’organizzazione complessiva del lavoro. Oggi il personale delle Fse non è neppure nelle condizioni di programmare le ferie. Ecco perché è necessario, prima di lamentarsi, fare di tutto e tempestivamente per superare le criticità esistenti”.
