Attualità

Mercato di via Bari, per il Comune di Lecce tegola da mezzo milione di euro

LECCE- La tegola caduta in testa al Comune di Lecce pesa. Pesa mezzo milione di euro. Tanto Palazzo Carafa dovrà versare ad Arca Sud, l’Agenzia regionale che si occupa della gestione delle case popolari. Lo dovrà fare a causa dell’occupazione abusiva dei terreni che attualmente ospitano il mercato bisettimanale, in via Bari. Il Comune avviò lì il cantiere sull’erroneo convincimento che quei suoli fossero suoi, in seguito ad una permuta concordata nel 1974 con l’ex Iacp ma poi mai perfezionata. Nel gennaio 2014, il Consiglio di Stato stabilì che il Comune aveva torto e che avrebbe dovuto procedere o con la restituzione dell’area oppure con un risarcimento danni sulla base del valore da concordare tramite transazione o con nuovo contenzioso. Che è giunto al capolinea ieri.

La Corte d’Appello di Lecce, seconda sezione civile, infatti, ha dichiarato non congrua la stima di circa 210mila euro fatta dal Comune con il decreto sanante del dicembre 2014. Arca Sud, tramite l’avvocato Luca Vergine, aveva proposto opposizione, chiedendo di condannare l’ente al pagamento di 6,5 milioni di euro o, in subordine, di 752mila euro, differenza calcolata in base alla destinazione d’uso del terreno: per l’Agenzia poteva essere considerata area residenziale, mentre il Piano regolatore l’aveva classificata come zona destinata a verde sportivo, come poi hanno riconosciuto i giudici.

Sulla base di una indagine di mercato fatta in zona per la cessione di terreni simili, il consulente tecnico ha quantificato il valore medio di stima dei suoli. E così è stato stabilito che il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale patito da Arca Sud è stato pari a 348.802 euro, oltre a interessi legali a partire dal 2014. A questo si aggiungono 85.747 euro a titolo di risarcimento del danno per occupazione senza titolo dal febbraio 2010 a fine 2014, sommando anche qui gli interessi legali e il pagamento delle spese processuali e del consulente tecnico.

“Il risarcimento aiuta le casse dell’ente e danneggia quelle del Comune, ma credo che sia stata una partita a perdere per i cittadini”, dice il direttore generale di Arca Sud Salento Sandra Zappatore. Nel 2014, per questa vicenda, fu destinataria di un duro attacco da parte dell’ex sindaco Paolo Perrone, che addebitò “la scarsa collaborazione tra Comune e Iacp” al suo “orientamento politico”.

“Resta l’amaro in bocca – aggiunge Zappatore – perché in quell’area Iacp avrebbe potuto realizzare 90 alloggi, a cui la città ha rinunciato: la legge consente, infatti, di derogare alle previsioni del Prg per aumentare il numero di alloggi per la classe non abbiente. Occorreva la volontà politica di realizzare case popolari, ma non c’è stata”.

Articoli correlati

Ad Acquatina un workshop sul monitoraggio semplificato delle aree protette

Redazione

Btm 2020: una tre giorni di successo

Redazione

Mega yacht di lusso avvistato a Gallipoli: si tratta di Amadea

Redazione

Tamponamento sulla Lecce-Maglie, disagi alla viabilità

Redazione

Capoccia e Greco: “Dubbi e criticità sul nuovo piano Sgm”

Redazione

Unesco: Lecce si accontenta del “bronzo”. Il Prefetto Palomba: Sindaci stringetevi a corte

Redazione