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1° maggio, la protesta non si ferma: “Festeggiamo un lavoro che non c’è”

LECCE- Il Primo Maggio è festa ma non tutti la pensano allo stesso modo, soprattutto i Cobas che in mattinata sono tornati a protestare ai piedi della prefettura. Il motivo? Perchè manca il lavoro e perchè pesano le vertenze, come quelle di Alba Service, dei dipendenti della Acquedotto Pugliese, e anche dei lavoratori ex Bat che ad oggi non riescono a vivere questo giorno di festa a causa della disoccupazione, di una mancata cassa integrazione e di un lavoro non riconosciuto.

“Abbiamo visto una multinazionale in attivo di milioni di euro lasciare 400 famiglie senza lavoro –dicono gli Ex Bat– abbiamo visto delocalizzazione, cassa integrazione e denaro pubblico circolare a fiumi, abbiamo visto riconversioni fallite precocemente o mai partite, abbiamo visto una città fredda e indifferente alla nostra vertenza, abbiamo visto gli occhi dei nostri figli chiederci quello che non potevamo più darli, abbiamo visto la politica tutta, regione, comune, sindacati e finanche il Ministero promettere e non mantenere, abbiamo visto centinaia di tavoli ministeriali, abbiamo visto colleghi piangere per non riuscire più a pagare un mutuo e colleghi che ci hanno lasciato vittime della disperazione, della paura di non farcela più…augurando a tutti buon primo maggio, questo e’ il primo maggio che ancora oggi noi vediamo…”

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