TARANTO- A Taranto monta la protesta contro l’ampliamento della discarica per rifiuti speciali Italcave, tra Statte e il capoluogo. Nei giorni scorsi, la Provincia ha autorizzato la nascita del terzo lotto, che ricade completamente nel territorio della città, autorizzando volumetrie aggiuntive per 10milioni e 800mila metri cubi. A mettersi di traverso sono associazioni ambientaliste e M5s. In mattinata, davanti all’ingresso dell’impianto, il sit in dei consiglieri comunali e dei parlamentari pentastellati.
Autorizzazioni facili, secondo i cinquestelle, quelle rilasciate nelle ultime settimane, anche per la sopraelevazione della discarica di Grottaglie e le nuove autorizzazioni per l’inceneritore di Massafra. Critiche anche all’Agenzia regionale per i rifiuti, per avere, in conferenza dei servizi, espresso parere per cui una parte degli scarti da conferire, fino a un massimo di 500 tonnellate al giorno, possano essere rifiuti urbani, provenienti dunque da altre province, mentre il resto rifiuti speciali che così possono essere conferiti da altre regioni. “Non vogliamo più essere la pattumiera d’Italia”, insiste chi si oppone. “Nel 2016 – spiegano d’altronde i cinquestelle – in provincia di Taranto sono stati smaltiti 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti su 1,5 milioni in tutta la regione”.