Politica

Il Centrodestra ci riprova: “sindaco, dimettiamoci tutti insieme”

LECCE – Quello attuale lo hanno ribattezzato “il governo Salvemini-Delli Noci-Finamore” e per annientarlo rilanciano la stessa proposta flop del 22 febbraio scorso, quando durante il primo consiglio dell’anatra zoppa i consiglieri del Centrodestra chiesero aiuto allo stesso Centrosinistra per raggiungere i numeri e far cadere il governo. Un tentativo che concede dunque il tris dopo il “due di picchie” del consigliere 5 stelle Fabio Valente che scelse di non staccare la spina al governo Salvemini e, di conseguenza, le 17 firme dimissionarie mai raggiunte, complice l’assenza di una consigliera in viaggio.

Oggi la proposta è indirizzata direttamente al primo cittadino. Il concetto è questo: scongiurato il commissariamento, il primo giorno utile Centrodestra e Centrosinistra dovrebbero dimettersi tutti insieme. Ad annunciare la proposta è il consigliere Paolo Perrone, nel corso di una conferenza unitaria convocata da quella che si autodefinisce “la vera opposizione”. Dunque a non essere invitati sono stati i 3 consiglieri di “Prima Lecce” firmatari del patto pro Salvemini e il pentastellato Fabio Valente. L’obiettivo dell’appello messo in campo è tornare al voto nella primavera 201, senza considerare però che il sindaco in una recente intervista si è già detto certo di governare fino al 2022. 

Fanno le pulci ai 9 mesi appena trascorsi e in prospettiva di una nuova campagna elettorale le idee non sono ancora del tutto chiare. Una, però, forse sì: “Delli Noci? Ormai è dall’altra parte” rispondono in coro, “poi chissà”. C’è chi, come Monosi, per “cantarle” al vice sindaco ricorre ad un testo di Celentano: “è inutile bussare qui, non ti aprirà nessuno“.

Si torna poi alla carica sui temi esposti nell’ultimo consiglio comunale: l’analisi delle ricadute sociali della nuova previsione di bilancio è affidata al consigliere Attilio Monosi, a parlare della carenza di attrazioni e di una “Lecce sempre più spenta” è l’ex primo cittadino Paolo Perrone. Ad elencare i ritardi degli interventi per le opere pubbliche ci pensa il consigliere Gaetano Messuti. E poi ancora è Tondo a ribadire gli intoppi del progetto di rigenerazione urbana, Monticelli Cuggiò a puntare i fari sulle carenze in tema servizi sociali e assistenziali, De Benedetto apre la riflessione sulla sofferenza del tessuto imprenditoriale.

Dunque si ricapitolano le puntate precedenti e laddove il sindaco dovesse accogliere la sfida pronti a rimettersi in carreggiata. La strategia si vedrà.

E.Fio

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