AttualitĂ Politica

Passa il bilancio, Monosi e Guido lasciano le presidenze delle Commissioni

LECCE- Servono a ben poco le arringhe dell’opposizione a fronte di una nuova maggioranza che, come previsto, ha consentito l’approvazione del bilancio di previsione a Palazzo Carafa. Quello che il sindaco, dal giorno del ribaltone sancito dal Consiglio di Stato, definiva il Consiglio comunale decisivo non ha riservato nessun colpo di scena. Il tutto grazie al patto di scopo che i 3 consiglieri uscenti di “Grande Lecce” hanno sottoscritto la scorsa settimana, garantendo continuitĂ  al governo Salvemini. Il sindaco è forte di “un tre piedi” che gli ha fatto ritrovare la maggioranza: quelle 3 mani alzate che hanno consentito l’approvazione di 8 punti su 8 all’ordine del giorno.

In apertura l’ufficializzazione della nascita del gruppo autonomo “Prima Lecce” con Calò, Gigante e Finamore, quest’ultimo eletto capogruppo. Poi l’annuncio delle dimissioni dalla presidenza delle rispettive commissioni da parte dei consiglieri e giĂ  assessori Andrea Guido e Attilio Monosi. Poltrone che, restando così vacanti, potrebbero passare al Centrosinistra considerate le aspettative del sindaco che, appena ritrovata la maggioranza, ha auspicato che la presidenza di almeno 2 commissioni tornasse al suo entourage consiliare.

Tra tecnicismi e malumori del centrodestra i lavori procedono: passa l’approvazione dell’aliquota Irpef che resta invariata rispetto al 2017 e fissata allo 0.7 per mille, passa il regolamento per l’applicazione dell’imposta unica comunale, anche IMU e TASI restano invariate, un aumento si registra invece nella TARI e ammonta a 4 milioni e mezzo in piĂą. Quella sociale consentirĂ  l’esenzione delle fasce deboli in base ai criteri definiti.

A piĂą riprese a prendere la parola è soprattutto l’ex assessore al bilancio Monosi che lamenta “una politica del welfare tanto ostentata quanto concretamente assente”. A lui il sindaco fa notare come la riduzione di sgravi ed esenzioni sia il risultato di casse comunali giĂ  “provate” e che richiedono tempo e sforzo collettivo per la ripresa. Passa infine il piano per la valorizzazione immobiliare per il triennio a venire.

A fronte delle critiche mosse dai banchi dell’opposizione il sindaco sul punto focale, il bilancio, precisa: “non sono nessuno per definirlo inattaccabile. Ho piena fiducia nelle valutazioni degli uffici tecnici. Chi mi ha preceduto conosce le difficoltĂ  da fronteggiare. Adesso è tempo di ripartire, possibilmente con il contributo di tutti”. Tra i banchi dell’opposizione intanto la triade pro salveminiana è tutt’altro che ben amalgamata con i colleghi che siedono al fianco. Il consigliere Finamore respinge le accuse di tradimento che gli vengono mosse: “è il nostro coraggio ad aver salvato la cittĂ  -dice- scongiurando il commissariamento”. 

E.Fio

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