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Lecce, Sticchi Damiani: “Tutti devono essere coinvolti, non tollero personalismi”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani dà la scossa, pretende il totale coinvolgimento di tutti, dai dirigenti all’allenatore, dai calciatori alla tifoseria. Intanto ci mette la faccia dopo la brutta figura di Caserta. “Mi sembrava giusto  – afferma in conferenza stampa -, siamo tutti convinti che dobbiamo fare un finale di campionato importante dopo un cammino straordinario, eccellente”. Il massimo dirigente del club giallorosso invita ad una riflessione. “ Nelle sei stagioni di Serie C, mai il Lecce, a cinque giornate dalla fine, si è trovato in prima posizione. “Siamo arbitri del nostro destino – ribadisce -. Il calendario non è semplice, ma alla nostra portata. Se non dovessimo farcela la responsabilità sarebbe unicamente nostra. Credo ci siano tutti i presupposti per poter fare bene e concludere come tutti desideriamo”. Poi torna sulla sconfitta di Caserta. “Abbiamo giocato particolarmente male, non siamo stati mai pericolosi. In più è stata fatta una brutta figura con i nostri mille tifosi, aggiunge il presidente giallorosso, il quale rivela che alla ripresa degli allenamenti, nel chiuso dello spogliatoio, la squadra si è confrontata ed ha analizzato la partita di Caserta”. Non solo i giocatori, ma pure la società e il mister, rispetto a quanto accaduto domenica, hanno assunto una posizione netta. “Perché ci stiamo giocando tantissimo quest’anno. I giocatori sono consapevoli di cosa significhi giocare in questa città. Molti di loro hanno la possibilità di vincere qualcosa con questa maglia gloriosa, non vorrei che un domani questa esperienza in giallorosso rappresentasse per loro un rimpianto. E poi la promozione in Serie B per loro significherebbe guadagnare più soldi, oltre al premio che la società ha fissato già a dicembre e che riconoscerà loro. Quindi trovo un po’ ingeneroso pensare che ai calciatori sfugga l’importanza di vincere in questa piazza o di scarso impegno. In questo momento penso possa subentrare un po’ di ansia, ma con o senza di essa dobbiamo vincere queste ultime cinque partite”. Non è stato deciso di andare in ritiro sin da lunedì perché in questo modo la responsabilità sarebbe ricaduta solo sulla squadra. “Invece si vince e si perde tutti insieme. Quello che chiedo è che coloro che ci hanno permesso di fare un percorso importante si assumano in pieno le responsabilità. Tutti, società, allenatore e squadra, se abbiamo fatto bene in quel periodo possiamo fare bene in queste cinque partite. Abbiamo tutti lo stesso tipo di responsabilità, non c’è il primo della classe, siamo tutti responsabili delle nostre scelte e dei nostri comportamenti, quindi non ci saranno buoni o cattivi. Tutti insieme possiamo vincere o fallire. Io ho sensazioni positive perché sono tutte persone da dieci e lode per attaccamento e personalità”. I calciatori, però, hanno chiesto di fare un giorno in più di ritiro pre gara”. Il presidente del Lecce, nelle vesti di tifoso, comprende benissimo l’umore della piazza. “C’è la giusta preoccupazione – dichiara -, avremmo voluto già chiudere i giochi, ma sapevo bene che non sarebbe stato possibile. Contro il Siracusa sarà la partita della vita, da affrontare con l’aiuto della nostra gente, sempre vicina anche dopo le sconfitte”. Uno dei temi più caldi e discussi, pure sui social, quello dello scarso impiego di calciatori che nella prima parte di stagione hanno inciso sul cammino della squadra giallorossa. Sticchi Damiani è stato chiaro “Pretendo che tutti siano coinvolti, anche per pochi minuti,  – sottolinea -, tutti devono essere positivi e onorati di quello che sono riusciti a fare e di ciò che faranno per entrare nella storia del calcio leccese. Non accetto nessun tipo di personalismo”. Il presidente giallorosso fa notare pure che nelle ultime due stagioni hanno trionfato squadre “più furbe del Lecce, abituate a questo strano campionato, al girone C. Dobbiamo convincerci tutti che per vincere a Lecce, secondo le regole, sia molto più difficile, ma dobbiamo vincere quest’anno,  scacciando ogni dinamica strana che questo campionato riserva. La partita con il Matera ci ha fatto dei danni, ma se oggi siamo qui è per i nostri demeriti. Non voglio che gli arbitraggi diventino un alibi, ma saremo vigili”. E non hanno fine i messaggi che a distanza Lo Monaco, direttore generale del Catania, lancia nei confronti del Lecce, considerato fortunato dal dirigente catanese. “Una squadra in testa praticamente dall’inizio non può essere solo fortunata – conclude -, tutto quello che abbiamo fatto ce lo siamo guadagnato. Tuttavia non mi interessano  le settimanali provocazioni che Lo Monaco ci ha voluto riservare. Anzi faccio i complimenti per il brillante 6-0 alla Paganese. In un campionato così equilibrato…L’ultimo 6-0 che io ricordi fu in Benevento-Casertana”.

 

 

 

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