SALENTO – Negli ultimi 5 anni, dal 2012 al 2017, sono aumentate del 27,7% le aziende che in Puglia producono miele, secondo l’elaborazione di Coldiretti sui dati della Camera di Commercio. Se è cresciuta nello stesso periodo di riferimento del 6% l’importazione di miele dall’estero, le aziende apistiche godono di ottima salute nel Salento, anzi, aumentano in maniera esponenziale. I dati parlano chiaro: a differenza della provincia di Bari che non ha segnato alcun aumento, è cresciuto il numero delle aziende del settore a Brindisi del 25%, a Foggia del 15,4%, a Lecce del 46,2% e a Taranto addirittura dell’80%.
“I dati a livello nazionale , parlano di un crollo della produzione di miele “made in Italy” del 70% – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele- mentre il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero, falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini. Più di 1/3 del miele importato proviene dai Paesi extra UE, dalla Cina e dal Sudamerica, dove sono permesse anche coltivazioni Ogm che possono contaminare il polline. Sono i numeri drammatici del mercato parallelo di prodotti agricoli – denuncia Coldiretti Puglia – provenienti da migliaia di chilometri di distanza spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illecitamente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori.
