Politica

Consiglio di Stato: discussione nel merito ma sentenza solo dopo pubblicazione. Non meno di 15 giorni

LECCE – Il Consiglio di Stato discute nel merito la vicenda amministrativa del Comune di Lecce ma la sentenza solo dopo la pubblicazione della stessa. Occorrerà attendere ancora per conoscere chi avrà la maggioranza o se sarà rimandato il tutto alla Corte Costituzionale.

Era la 24esima causa ma i giudici del Consiglio di Stato hanno ritenuto di aprire i lavori con i casi relativi al Comune di Lecce e quello di Avezzano con lo stesso interrogativo: i Sindaci avranno o meno la maggioranza all’interno delle proprie assisi ? Stesso dilemma ma con inversa situazione politica. L’amministrazione abruzzese con primo cittadino di Centrodestra, Lecce di centrosinistra.

Mentre nel primo grado il codice prevede la sentenza entro 24 ore dalla discussione, per la odierna discussione, nel merito, si dovrà attendere la pubblicazione della stessa per avere certezza delle decisioni di Palazzo Spada. I tempi non sono prevedibili pur, i legali, avendo avanzato richiesta di conoscenza ravvicinata per sciogliere i dubbi all’interno delle due amministrazioni.

Lo scenario possibile, come dettovi in questi mesi: la conferma di quanto disposto dal Tar di Lecce, Sindaco regolarmente eletto ma con maggioranza di Centrodestra, ribaltare e confermare quanto deciso dalla commissione elettorale presieduta dal Magistrato Alcide Maritati con numeri favorevoli per il centrosinistra oppure rimandare il tutto alla Corte Costituzionale.

In questo caso i tempi potrebbero esser non poco lunghi e rimarrebbe invariata l’attuale situazione di Palazzo Carafa con Salvemini al timone e consiglio comunale con numeri a suo vantaggio. Per oggi, i legali concordano, nulla di certo sentenza risolutiva nei prossimi giorni con l’auspicio che non tocchi aspettare settimane.

“L’oggetto della votazione dei due turni è differente, così come il numero degli elettori”. Questa è l’ulteriore tesi difensiva in favore del centrodestra dell’avvocato Pietro Quinto. Non prima di 15 giorni la pubblicazione della sentenza. “Laddove fosse tutto rimandato alla Corte Costituzionale -aggiunge il legale- chiederemmo comunque la revoca dell’ordinanza di sospensiva”.

Per Friz Massa, difensore delle tesi del Centrosinistra “non è scritto da nessuna parte che le liste che al primo turno conseguono la maggioranza dei voti, in automatico al secondo turno possa esserci il loro candidato sindaco. Se il tutto dovesse essere rimandato alla corte costituzionale -aggiunge- l’attuale assetto del Consiglio comunale di Lecce resterebbe invariato”.

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