LECCE- Nella guerra intestina tra i commercianti leccesi, a prendere la parola è Corrado Iurlano, titolare di una nota Impresa Turistica e, per diversi anni, vicepresidente e presidente pro tempore della Confcommercio. Parla per puntare l’indice contro i vertici della sua stessa associazione e in particolare contro il direttore Antonio Rizzo.
“La distanza e la sfiducia di molti commercianti che si sono riuniti in questi giorni hanno favorito – dice Iurlano – la nascita di altre rappresentanze, come Lecce Libera, con l’intento evidente di rappresentare chi non si sentiva rappresentato. Questo è un enorme fallimento per la politica della nostra associazione che vede a capo il vero gestore Antonio Rizzo, di fatto dietro lauti compensi (si parla di centinaia di mila euro l’anno senza mai ratificare all’assemblea o preposti). Possono i commercianti accettare tutto questo? Mi sembra ormai chiaro che il direttore Confcommercio, dall’alto del suo lauto e sicuro stipendio, stia perdendo il contatto con la realtà e con i propri iscritti, che, non avendo un dorato stipendio a fine mese, devono combattere ogni giorno contro mille difficoltà. Come più volte ha riferito Roberta Mazzotta (componente del Consiglio della Camera di Commercio, ndr), Antonio Rizzo percepisce 90mila euro per il ruolo di direttore Confcommercio, 37mila come direttore Cat e 12mila come amministratore della Srl. Ecco perché alcuni commercianti hanno definito l’associazione come un posto dove qualcuno deve garantirsi solo lo stipendio. È ridicolo parlare di partecipazione, quando nemmeno alcuni membri di giunta si sono sentiti partecipi della gestione e dei bilanci dell’associazione di categoria, tanto da propendere per il commissariamento”.