MELENDUGNO- Un blitz serale nel cantiere Tap da parte della Polizia Municipale di Melendugno fa preannunciare nuovi esposti in Procura, dopo quello a firma di otto sindaci (Melendugno, Vernole, Castrì, Calimera, Lizzanello, Martano, Zollino e Corigliano) che hanno chiesto di riaprire le indagini archiviate.
Nella serata di mercoledì, dalle 21 a dopo la mezzanotte, una pattuglia dei vigili urbani si è recata a San Basilio, ma per 50 minuti è rimasta fuori dai cancelli. Apriti cielo: “inammissibile e irrispettoso il ritardo, prima di consentire l’accesso all’area interessata al comandante Antonio Nahi e ai suoi agenti”, dice il sindaco Marco Potì, che ha informato dei fatti carabinieri e Questura, ma i cui legali sono a lavoro per predisporre un ulteriore esposto.
Si attende il verbale dei vigili, che hanno passato al setaccio di tutto, anche “per valutare eventuali sanzioni”: autorizzazioni, ditte esecutrici, contratti di appalto e subappalto, nominativi degli operai, orari di lavoro, durc, piani di sicurezza, notifiche preliminari, livelli di rumorosità acustica, noli, macchine.
Dalla multinazionale fanno spallucce: “L’attesa di 50 minuti è dovuta al fatto che gli operai, la sera del 27 dicembre, hanno dovuto rintracciare i responsabili di cantiere per avere l’autorizzazione a far entrare chi si è presentato. Anche perché il sindaco di Melendugno ha inviato anche un signore (il riferimento è all’ingegnere Manuelli, ndr) che non è pubblico ufficiale. Comunque, vengano tutte le volte che vogliono. Abbiamo un’autorizzazione che ci autorizza a lavorare anche 24 ore su 24”.
Su questo Potì mette i puntini sulle i: “Manuelli è nominato di volta in volta ausiliario di polizia giudiziaria da parte del comandante e fa parte della commissione comunale di studio del progetto. Secondo noi, poi, Tap non è autorizzata a lavorare di notte, perché in questa fase può esercitare dalle 8 alle 18, tra l’altro senza superare la soglia di 70 decibel di rumore. Invece stanotte alle 2.30 sono arrivate le betoniere scortate dalla Polizia. Tra l’altro, anche nel piano traffico presentato in Prefettura hanno espressamente dichiarato di non svolgere attività nelle ore notturne. Solo per lo scavo del microtunnel hanno chiesto di poter essere operativi h24”.
Insomma, altri nodi che finiranno al vaglio degli inquirenti.