LECCE -Di strada da fare ce n’è e come ma alcuni piccoli segnali lasciano ben sperare. La Provincia stila il bilancio di un anno difficile, “continuano i giorni di magra -spiega il Presidente Gabellone- i dipendenti ad oggi sono ridotti ai minimi termini: 368 inclusi i dipendenti degli uffici per l’impiego“. Nonostante tutto alcuni piccoli segnali ci sono e riguardano gli immobili e le società partecipate.
C’è attesa ad esempio per il prossimo 10 gennaio, quando dovrebbe arrivare l’atto ufficiale che consentirà di usufruire di 1 milione e 721 mila euro per la riqualifica dell’ex liceo musicale Tito Schipa. “La strada giusta è stata anche intrapresa -coninua Gabellone- per Masseria Torcito, Villa Luisa, il velodromo di Monteroni“. Restano in stand by il destinio della colonia Scarciglia, del circolo cittadino e di Palazzo comi. Per il Convitto Palmieri è stato invece singlato parte dell’accordo che fa rientrare l’immobile nel polo Lecce-Brindisi-Foggia, con i fondi “che ne conseguono”.
Ci sono poi questioni aperte come l’inclusione dell’interland leccese nelle Zes, l’approdo del gasdotto Tap e il destino delle società partecipate. Buone nuove anche in merito a queste ultime: nelle scorse ore il liquidatore di Alba Srvice ha presentato la richiesta di concordato in bianco presso il Tribunale. Laddove il concordato andasse in porto ai dipendenti verrebbe garantito un anno di cassa integrazione.
C’è poi il decreto governativo che alla Regione Puglia destinerebbe 15 milioni, di cui 8 adrebbero alla Provincia: dopo la firma, gli interventi da valutare sul tavolo saranno tanti.
C’è poi la questione strade e scuole, note dolenti sule quali la Provincia si definisce “con le mani legate” suo malgrado: l’augurio è dunque quello di un nuovo anno più proficuo a soprattutto più ricco nel vero senso della parola.
