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Dalla casa del Fascio alla ex stazione Agip: i monumenti del ‘900 in un Centro di Documentazione

LECCE- Dalla proposta di demolizione che ha fatto il giro del mondo ad una azione di valorizzazione nel concreto: i monumenti fascisti, piaccia o non piaccia, hanno segnato un’epoca e nel Salento rappresentano beni da non poter dimenticare. Nasce il Centro di Documentazione dell’Architettura del Moderno a Lecce e nel Salento e a breve sarà formalizzato il relativo protocollo d’intesa tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura e l’Ordine degli Architetti.

Dalla ex Casa del Fascio di Lecce (oggi sede delle agenzie fiscali) allo Sperimentale Tabacchi, dalla Casa della Madre e del Bambino (ex OMNI) alla ex Stazione di servizio Agip (diventata il bar di Mine Vaganti nel film di Ferzan Ozpetek) fino alla Questura di viale Otranto, sulla cui sommità c’è ancora il motto pronunciato da Mussolini in un discorso del 1925: “Tutto nello Stato Niente al di fuori dello Stato Nulla contro lo Stato”. E poi a Brindisi, anche lì, la stazione di servizio Agip e l’ex deposito carburanti, solo per fare degli esempi.

Il Centro, pensato dall’arch. Andrea Mantovano, nasce per promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’architettura del Novecento in ambito locale, anche in adempimento a quanto previsto da una legge regionale del 2008 che ha precorso i tempi in Italia. Il lavoro già svolto da Soprintendenza, Comune e Ordine degli architetti sarà il punto di partenza per impostare l’attività del Centro, in primis la schedatura e catalogazione selettiva delle singole architetture e la creazione di un archivio web con progetti, disegni, foto d’archivio e cantiere, documenti.

Un primo passo per individuare anche le problematiche specifiche legate alla tutela degli immobili, spesso oggetto di interventi di demolizioni o radicali trasformazioni. Il passo successivo sarà poi il percorso di fruizione e rifunzionalizzazione dei beni, per inserirli in un circuito turistico apposito, visto il sempre più crescente interesse per il settore ancora in fasce.

 

 

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