LECCE – Si sono detti dispiaciuti e hanno chiesto scusa alla vittima e alla sua famiglia. Si sono difesi così i due ragazzi, di 15 e 17 anni di Nardò, arrestati lo scorso 6 dicembre per aver picchiato e costretto a gesti di autoerotismo un 15enne in un bagno pubblico del paese. I due, difesi dagli avvocati Massimo Muci, Tommaso Valente e Marcello Risi, sono comparsi dinanzi al gip del Tribunale per i minorenni di Lecce per l’interrogatorio di garanzia.
I reati contestati sono plurimi: rapina, sequestro di persona, tentata estorsione (i due pretendevano 10 euro per restituire alla vittima il giubbotto e le scarpe che gli avevano tolto) ma anche violenza sessuale e pornografia.