GALATINA- Dare alla polizia locale, quella più prossima ai cittadini, gli strumenti per intervenire davvero per frenare un fenomeno difficile da estirpare e che dipinge la cartolina brutta del Salento, quella delle discariche abusive. A Galatina, presso l’Hotel Hermitage, la formazione in materia ambientale ha riguardato soprattutto i vigili urbani, con un focus sulle tecniche di polizia giudiziaria ambientale, soprattutto nell’ambito dell’abbandono dei rifiuti, con le prescrizioni previste dal decreto legislativo 152/2006, il cosiddetto “Codice dell’Ambiente”.
Una mattinata di approfondimento, per venire a capo dei nodi più critici: la difficoltà maggiore resta quella di individuare i responsabili, a cui affibiare il costo degli interventi di bonifica, che di solito incidono sulle casse pubbliche. Lo strumento delle fototrappole è quello più recente a venire in soccorso degli agenti, ma la copertura sul territorio è ancora ridotta. E dunque come affrontare il fenomeno in ogni caso, con quali strumenti, con quale rigore: il procuratore aggiunto a capo del pool ambiente della Procura di Lecce, Elsa Mignone, e il maggiore del Noe Antonio Panico hanno tenuto le due relazioni centrali, coordinati da Donato Zacheo, comandante della Polizia locale di Lecce. A volere la formazione degli operatori anche due Comuni sensibili al tema, Soleto e Galatina.