NARDO’- Un campione di umanità, di cui oggi il Salento si rende testimone. Così Nardò ricorda Alessandro Carrisi, il caporal maggiore di 23 anni, di Trepuzzi, caduto a Nassiriya indossando la divisa dell’esercito italiano. Sono passati 14 anni dal quel giorno in cui persero la vita 19 italiani, dando così inizio a una nuova fase nei campi di combattimento, nelle missioni di pace dei nostri militari. Da quel momento la lotta al terrorismo ha avuto inizio e mai come oggi è doveroso rendere onore alla memoria di ciò che è stato, a quella polvere di Nassiriya in cui persiste il sangue italiano, quello salentino.
Alessandro Carrisi oggi è un eroe ma, come è stato detto nel corso della cerimonia durante la quale il sindaco Pippi Mellone ha consegnato una targa al fratello Morris, il militare salentino ha lasciato anche un compito importante: quello di essere testimoni di vita, del sacrificio e dei valori, così come lui stesso ha dimostrato durante la sua ultima missione.