Ambiente

Tap, i sindaci del no si autoconvocano. Dal Tar ok ai lavori per copertura ulivi

MELENDUGNO- I sindaci noTap si autoconvocano, dopo il tavolo romano a cui ha partecipato una delegazione di loro colleghi che ha “aperto” sul gasdotto per un dialogo con il governo.

“Sentiamo forte il dovere, da cittadini prima e da amministratori locali poi, di rinsaldare quel vincolo di sana solidarietà che ci deve appartenere per riuscire a far prevalere gli interessi dei cittadini, gli unici interessi per cui vale la pena battersi”, scrivono i sindaci di Castrì di Lecce, Martano, Melendugno, Vernole e Zollino. L’appuntamento è per venerdì 17 novembre, alle ore 18, alle Officine Cantelmo, “per discutere delle emergenze ambiente e salute, a partire dalla TAP e tutto ciò che, grazie alla grande coesione dimostrata sino ad ora, può essere combattuto”. L’invito è rivolto ad amministrazioni, associazioni, cittadini.

Intanto, riprenderanno a breve i lavori per la realizzazione della struttura a sostegno della rete antinsetto per gli ulivi espiantati da Tap. Il Tar Lazio ha accolto la richiesta della società di sospendere l’efficacia del provvedimento con cui il 25 settembre scorso il Comune di Melendugno ha esercitato «poteri inibitori» relativamente al montaggio nell’area di Masseria del Capitano della struttura, a copertura degli ultimi 42 ulivi trasferiti dall’area di cantiere del microtunnel ai fini della protezione dal batterio Xylella fastidiosa.

“Si tratta – dicono dalla multinazionale – della tredicesima pronuncia della magistratura a favore di TAP su tredici occasioni in cui è stata chiamata a pronunciarsi. Il Comune di Melendugno, in questa occasione, non si è costituito in giudizio”. L’ordinanza del TAR rileva il «carattere vincolato dell’assenso comunale» rispetto alla CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) «riferita ad un intervento che appare strettamente connesso alla prescrizione A29» del decreto VIA; che la «necessarietà» della rete di protezione anti-insetto «è stata ribadita dalla Regione Puglia e dall’Ufficio Fitosanitario regionale»; che «la relativa struttura di supporto deve ritenersi opera di minimo impatto urbanistico, la cui temporaneità è peraltro in re ipsa» e fissa l’udienza di merito al 6 giugno 2018.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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