ROMA- Il governo ci sta ad aprire il “tavolo Salento”, il confronto sui temi salute-ambiente-energia-sviluppo, e nella prima metà di dicembre il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti verrà a Lecce appositamente. Ha accolto così la prima richiesta avanzata in mattinata a Roma dalla rappresentanza dei 37 sindaci che lunedì mattina si sono ritrovati a Palazzo dei Celestini. L’occasione è stata la discussione a Palazzo Chigi sugli investimenti aggiuntivi di Tap e Snam, a fronte della realizzazione del gasdotto.
Il presidente della Provincia Antonio Gabellone e i primi cittadini di Andrano e Trepuzzi, Mario Accoto e Giuseppe Taurino, alle 12 erano lì, a illustrare il documento congiunto stilato e in cui si è chiesto di sdoppiare i due tavoli, quello sul gasdotto e quello istituzionale su ambiente, ed è stata incalzata anche la Regione, per il primo, ad abbandonare il ruolo di “osservatore” e ad assumersi la responsabilità delle scelte.
De Vincenti ha promesso di prender parte, agli inizi del mese prossimo, ad un incontro con Regione, Provincia e sindaci per discutere di una parte dei temi posti: bonifiche di discariche, metanizzazione dei trasporti, metropolitana di superficie, efficientamento energetico, ciò per cui, a detta del Ministro, nel Patto per la Puglia sono già stati stanziati fondi, che potrebbero essere incrementati. Sulla decarbonizzazione di Cerano, invece, De Vincenti è stato sibillino, chiedendo di attendere la pubblicazione prossima di un documento del Ministero dell’Ambiente sulla questione.
Sullo stop alle trivelle, poi, ha ribadito che il governo è sensibile alla posizione del territorio e stanno cercando un’apertura a Bruxelles per evitare esplorazioni di petrolio nel Mediterraneo.
Altro punto richiesto dai sindaci era la sicurezza del gasdotto, attraverso tecniche di “monitoraggio all’avanguardia” soprattutto del Prt, per cui è stato chiesto a Tap di mettersi a disposizione, e tramite l’istituzione di una “struttura tecnica pubblica autonoma (rispetto alle aziende gestori) di verifica e controllo, cui destinare appositi fondi per la copertura dei costi di monitoraggio”. Su questo il governo ha dichiarato apertura.