BARI – Lo fa con un giorno di ritardo, all’indomani della conferenza dei servizi di ieri a Roma. Ma alla fine la Regione Puglia si esprime sul metanodotto Snam e con delibera di giunta nega l’intesa: non ci sono elementi sufficienti a supporto dell’intesa per la realizzazione del Metanodotto di interconnessione TAP – collegamento di approdo del gasdotto alla Rete Nazionale dei Gasdotti.
Ad essere dichiarati insufficienti sono gli elementi conoscitivi, tecnico ambientali e progettuali.
“A fronte della circostanza che il territorio regionale è destinato a divenire area di transito dei corridoi internazionali che veicolano ingenti quantitativi di gas a beneficio del sistema Paese e degli altri stati mitteleuropei, si rileva una generale carenza di adeguate misure di compensazione” si legge nella nota diramata dalla Regione.
“Le motivazioni sottese alla mancata definizione dell’intesa sono quindi di natura ambientale, paesaggistica nonché connesse alla diffusione della Xylella su tutto il territorio regionale, e, dunque, legate alla impossibilità di movimentare materiale vegetale di specie ospiti all’interno della medesima area”.
Ieri, a Roma, la Regione aveva fatto pervenire una nota in cui dichiarava di non potersi esprimere per la stessa ragione per cui oggi è stata negata l’intesa. Il Ministero dello Sviluppo economico l’ha interpretata come inerzia tecnica, dando 30 giorni di tempo per dire sì o dissentire. E Bari non se l’è fatto ripetere due volte.
Dunque, è no. Ma mette le mani avanti: nella fase di contrattazione che il Ministero dello Sviluppo Economico aprirà a seguito della mancata intesa con la Regione Puglia, al fine di raggiungereun accordo necessario per l’autorizzazione dell’intervento, l’amministrazione regionale – e’ stato annunciato – potrà far valere le proprie richieste a garanzia del miglior inserimento possibile dell’opera nel territorio, come l’agevolazione dei necessari percorsi di decarbonizzazione dei processi industriali e produttivi e del generale assetto emissivo ed immissivo insistente sul territorio pugliese.
Per il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano “l’opera sulla quale si richiede l’intesa è del tutto inutile e per certi versi viziata dall’intento di connettere con ben 55km di gasdotto che saranno realizzati in tariffa a spese del consumatore italiano, un’opera privata – sia pure di interesse pubblico – come Tap a causa della pervicace intenzione di realizzarla sulle spiagge di San Foca anziché come richiesto dalla Regione Puglia in aree più a nord e di minor pregio ambientale“.