Cronaca

Soldi, assunzioni, escort in cambio di appalto rifiuti: arrestati sindaci e amministratori

LECCE – Avrebbero messo in vendita le loro funzioni pubbliche, per concedere appalti in cambio di soldi, assunzioni a tempo indeterminato di persone a loro vicine, e anche escort.

Arrestati il sindaco e il vicesindaco di Torchiarolo, il sindaco di Villa Castelli, l’ingegnere consulente di alcuni comuni, il vicesindaco di Poggiorsini, in provincia di Bari, e altre otto persone, tra dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio e il Direttore Generale dell’Azienda di Servizi Ecologici di Manfredonia.

L’appalto è quello per la raccolta di rifiuti, assegnato alla società “Rete Servizi S.r.l.” con sede a Carovigno, intestata formalmente a due donne, ma in realtà gestita da Angelo Pecere e Pasquale Leobilla. Le indagini sono dei carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, diretti dal capitano Diego Ruocco.

L’attività, avviata nel novembre 2014, ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la pubblica amministrazione, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015.

Le indagini hanno permesso di evidenziare condotte di finanziamento illecito dei partiti politici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché favoreggiamento della prostituzione, molteplici ipotesi delittuose di falso e altri reati minori.

A Torchiarolo i fatti si sarebbero verificati prima delle elezioni comunali 2015. In cambio dell’ appoggio elettorale al candidato Sindaco Serinelli Nicola, con un finanziamento illecito di € 3.000,00, tanto alla maggioranza quanto all’opposizione, anche all’opposizione, sarebbe stato aggiudicato l’appalto a favore della «Reteservizi srl».

A Villa Castelli, in occasione delle comunali 2014, appoggio elettorale al candidato Sindaco Vitantonio Caliandro, accertato un finanziamento illecito di € 5.000,00, sempre in cambio dell’appalto a favore della «Reteservizi srl».

Nel comune di Poggiorsini, il vicesindaco Giovanbattista Selvaggi, tramite le sue funzioni, avrebbe garantito alla Reteservizi SRL una corsia preferenziale nell’esecuzione della fornitura e messa in opera di un impianto di autocompostaggio, in cambio dell’assunzione di dipendenti dallo stesso indicati.

I promotori dell’associazione sono stati individuati in Pasquale Leobilla, Angelo Pecere, Cosima Celino e Francesco Pecere.

Impiegati a vario titolo nella Reteservizi Srl, avrebbero gestito e programmato attività economiche, con compiti di decisione, pianificazione e individuazione delle strategie delittuose, promuovendo e organizzando l’associazione a delinquere.

Arrestato anche il vicesindaco di Torchiarolo Maurizio Nicolardi, che avrebbe intrattenuto rapporti con Pecere, interessandosi di far assumere persone vicine, in cambio dell’accordo bonario circa la restituzione di somme di denaro dovute alla Reteservizi dal Comune di Torchiarolo.

Il sindaco di Villa Castelli Pasquale Vito Antonio Caliandro, avrebbe rilasciato «Falsa testimonianza», per aver asserito dinanzi al Tribunale di Brindisi, nel corso di un procedimento, che la Reteservizi SRL avesse svolto servizi aggiuntivi rispetto alle originarie previsioni contrattuali.

L’ingegner Giuseppe Velluzzi, referente dell’Associazione nella P.A., Consulente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Poggiorsini, Biccari e delle Isole Tremiti, avrebbe prodotto la documentazione necessaria, in modo occulto, in maniera da favorire la Reteservizi SRL nell’aggiudicazione dei bandi di gara. L’ingegnere è anche commissario di gara dell’Aro Lecce 10.

Tra i destinatari dell’ordinanza, anche Michele Zaccaria, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Squinzano, per corruzione continuata per l’esercizio della funzione. Nominato componente esperto per l’esame delle offerte tecniche relative all’appalto per l’affidamento del servizio pubblico di igiene urbana nell’Ambito di Raccolta Ottimale, associazione tra i comuni di Gallipoli, Alliste, Melissano, Racale e Taviano, in diverse circostanze, avrebbe esercitato le sue funzioni a vantaggio della RETESERVIZI S.r.l., nell’aggiudicazione delle gare d’appalto, in cambio di denaro.

Infine, Giuseppe Guarini è accusato di Favoreggiamento della prostituzione e false dichiarazioni sull’identità altrui. In qualità di gestore dell’Hotel «Sotto le stelle» di Carovigno, interrogato circa la presenza di una escort, avrebbe metito.

I reati contestati, a vario titolo, sono:

Associazione per delinquere, Corruzione continuata e aggravata per atti contrari ai doveri d’ufficio, Concorso in finanziamento illecito dei partiti politici, Concorso in falsa testimonianza, Corruzione continuata per l’esercizio della funzione,
Favoreggiamento della prostituzione, False dichiarazioni sulla identità altrui, Falsità per induzione in certificati amministrativi, Concorso in falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative,
Concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’operazione è stata battezzata “Hydra”, dal nome del mostro della mitologia greca, il serpente acquatico dotato di molte teste.

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