LECCE – Dall’Europa sicuramente buone notizie, ma il futuro dell’agricoltura salentina è ancora incerto e tutto da reimmaginare.
Dopo la decisione assunta a Bruxelles dal Comitato fitosanitario europeo, che ha dato l’ok al reimpianto di ulivi nelle zone infette, tranne la fascia di 20 km nel nord Brindisino, le associazioni degli imprenditori agricoli e dei coltivatori sono caute.
Il problema dei soldi da stanziare è il primo, ma a monte c’è la programmazione perché lo scenario agricolo del Salento è tutto da reinventare e non potrà mai più essere come prima, così come sostiene Pantaleo Greco dell’Aprol Lecce, che non esclude la possibilità di una class action per la ricerca di responsabilità e per chiedere il risarcimento del danno.
Attenzione ai piccoli agricoltori e alle piccole aziende, dice Giovanni Melcarne, presidente del Consorzio Olio dop Terra d’Otranto , e che la politica si muova, soprattutto a livello regionale, perché sino ad ora ci sono stati solo danni.