BARI – I componenti del Co.re.com saranno nuovamente cinque. Salvo nuove sorprese, naturalmente. La strada è stata tracciata dalla VII commissione riunita per risolvere il pasticcio creato nelle sedute precedenti.
La modifica alla legge passa e accoglie il favore di tutti i partiti tranne che del Movimento 5 Stelle, che ha votato contro. Direzione Italia ha scelto l’astensione ma è un passaggio meramente tecnico ricoprendo con Congedo, la presidenza della commissione. I costi, assicurano, non aumenteranno. Una norma transitoria garantisce alle minoranze l’elezione di due componenti. Il primo, Di chio, s’è visto sfilare il posto dalla candidata renziana già nella scorsa seduta. Il secondo, dovrebbe essere l’uscente Di Pinto. Dunque non ci sarà solo il presidente uscente Felice Blasi a camminare sul filo di lana dell’interpretazione che il Consiglio regionale pugliese dà della legge nazionale che prevede l’ineleggibilità dei componenti uscenti. Solo eventuali ricorsi dei candidati esclusi potrebbero risolvere il dilemma.
Tutto risolto dunque? Dirlo sarebbe un azzardo. Nei giorni scorsi più di qualcuno tra i banchi del centrosinistra aveva manifestato vivacemente la propria contrarietà all’aumento delle poltrone, ridotte a tre nel 2012. E ormai non è questione di partiti ma di posizioni assunte dai singoli. La legge, in commissione, è passata con il voto favorevole dei 2/3 dei partiti rappresentati nel parlamentino pugliese, ma ormai l’aula di via Capruzzi ha abituato ai colpi di scena soprattutto al momento del voto segreto.