TARANTO -Farebbe parte di un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina in Italia. Con quest’accusa è scattato nelle scorse ore l’arresto di un 17enne originario del Ghana ospite dell’hotspot di Taranto.
Il giovane è stato accolto nella struttura lo scorso 22 maggio quando insieme ad altri 952 migranti di origine nordafricana, tra cui una salma, è sbarcato nel porto tarantino.
L’organizzazione, di cui il giovane è accusato di far parte, avrebbe promosso e allestito in Niger, Libia ed Italia, sino al maggio scorso insieme ad altre persone al momento ignote, il trasporto di stranieri nel territorio italiano, tra cui minorenni, esponendoli a pericolo per la vita e l’incolumità e sottoponendoli a trattamenti inumani e degradanti. Le indagini sono partite proprio dopo lo sbarco che ha condotto il 17enne nel Tarantino.
Il ragazzo sarebbe nipote di uno degli aguzzini che operano nelle “prigioni” della Libia.