CASARANO- La diffida del Comune di Casarano non è bastata: da oggi stop alle nascite nell’Ostetricia del Ferrari e dismessi anche i reparti di Ginecologia e Pediatria. Il sindaco Gianni Stefano non demorde e valuta il ricorso in appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza con cui il Tar di Bari, il 4 ottobre scorso, ha spianato la strada alla chiusura, prevedendo però, di “fissare una sollecita discussione del merito della controversia onde esaminare a fondo le pretese del Comune ricorrente prima che la prevista ristrutturazione venga portata interamente a compimento”.
La Asl, tuttavia, ha tirato dritto. E dunque, da questa mattina alle 8, non sono più accettati ricoveri, né ordinari né urgenti. Il personale interessato è stato trasferito in altre strutture, Gallipoli in primis. Al Tar, d’altronde la Regione ha depositato anche la “bozza di accordo relativo alla modifica del Regolamento regionale di riordino della rete ospedaliera pugliese”, ciò che ha inciso sulla valutazione dei giudici e che prevede non un declassamento del Ferrari, ma un ospedale di primo livello ripartito su due plessi Casarano – Gallipoli.