LECCE – Un passaporto gigante appeso al collo perché il loro messaggio vogliono gridarlo chiaro e forte: lo Ius soli per gli ospiti dei progetti di accoglienza e integrazione targati Arci Lecce è l’opportunità di sentirsi parte integrante di questo territorio tramite il riconoscimento della cittadinanza.
Qui dove molti di loro sono approdati anni fa, qui dove qualcun altro ha messo su famiglia. E così, davanti al Liceo classico Palmieri, va in scena il flash mob per raccontare le opportunità che la riforma offre, perché “senza la cittadinanza italiana-raccontano- l’integrazione avviene solo parzialmente”.
“Tra i milioni di studenti rientrati a scuola in tutta Italia -spiega la Presidente di Arci Lecce Anna Caputo- più di 800mila continueranno ad essere segnati da una condizione di disuguaglianza ormai fuori dal tempo: sono nati e cresciuti qui ma non sono e non saranno cittadini italiani prima dei 18 anni”.