MAGLIE- L’invito ad abbassare i toni e ad evitare di esasperare gli animi dopo l’omicidio di Noemi Durini stavolta arriva dal prefetto di Lecce, Claudio Palomba. È lui a rilanciare le parole pronunciate durante l’omelia di domenica sera, a Specchia, da mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento. E lo fa ai microfoni di Telerama: “Sento di condividere e lanciare lo stesso appello di Angiuli. C’è bisogno di molto equilibrio e di mantenere basso il livello, perché ognuno, in base alle proprie competenze, faccia il proprio lavoro. E soprattutto per evitare che gesti o segnali di giustizie di altro tipo non diventino ulteriore esempio per altri“.
Le molotov lanciate contro l’abitazione del fidanzato, a Montesardo, il fatto che il padre di lei si sia recato lì perché voleva farsi giustizia da sé, la tentazione di non attendere le decisioni dei tribunali hanno indotto il prefetto a innalzare nelle scorse ore il livello di sicurezza a presidio di entrambe le abitazioni: “è un’azione voluta in chiave preventiva – spiega Palomba -. Già c’era una vigilanza abbastanza frequente e gli ultimi episodi  hanno portato a rafforzare le misure già  individuate. A maggior ragione, l’invito è che si aspettino tutti gli accertamenti del caso e che le attività investigative vengano compiute nelle giuste e dovute maniere”.
In attesa dello svolgimento dei funerali, si sa che queste saranno ore decisive e ancora più delicate, visto che dall’autopsia potrebbero emergere dettagli più precisi e cruenti sulle modalità con le quali la 16enne è stata ammazzata. Guardia alta, dunque, e toni bassi.
