OTRANTO- Nonostante il mare mosso, quel veliero, all’apparenza turistico, non è passato inosservato: lungo 14 metri, battente bandiera turca, monoalbero, il “Blue Cafe” è stato affiancato e abbordato da una motovedetta del Roan della Guardia di Finanza di Bari e da un pattugliatore del gruppo aeronovale di Taranto. E’ successo nella tarda serata di sabato, intorno alle 23, a poche miglia al largo di Otranto. Saliti a bordo, i militari hanno trovato 72 migranti ammassati sottocoperta. E’ bastato poco per individuare i possibili scafisti, due uomini di nazionalità ucraina.
I due, L.A. 34 anni e Y.R. 31 anni, sono stati tratti in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. C’erano loro al timone dell’imbarcazione che ha traghettato verso le coste salentine i 72 migranti, tutti uomini, di cui 71 di presunta nazionalità pakistana e un curdo-siriano, visibilmente in discrete condizioni di salute, anche se provati da alcuni giorni di navigazione. Sono stati assistiti e poi accompagnati presso il Centro di prima Assistenza “Don Tonino Bello” di Otranto.
Il veliero, infatti, è stato scortato presso la Sezione Operativa Navale di Otranto, dove è giunto alle ore 2 di notte e sequestrato. L’operazione effettuata dalle Fiamme Gialle, nel basso Adriatico, è la quarta nelle ultime settimane ad aver portato all’individuazione di velieri impiegati dai trafficanti di uomini prima dell’approdo sulle coste pugliesi ed è frutto delle ulteriori misure di intensificazione della vigilanza di polizia a mare da parte della Guardia di Finanza.