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Domani il grande giorno, suonano le prime campanelle. Ecco il “prezzo” della cultura

LECCE – Matricole in fermento con l’adrenalinà “della novità”. Per gli altri, già da lunedì, salutare le vacanze sarà un pò più faticoso: si ritorna alla routine. Il calendario regionale sancisce l’inizio della scuola in data 15 settembre, ma alcuni istituti anche su Lecce e Provincia sono già pronti a partire. I singoli istituti hanno infatti un margine di scelta grazie alla gestione di ponti e festività annuali: chi inizia prima gode di un bonus di giorni in più nel corso dell’anno.

E così zaino in spalla qualcuno si gode l’ultima domenica delle vacanze estive. Zaini e cartelle inizialmente più leggeri ma pronti a trasformarsi ben presto in “carriole”. E il peso della cultura si avverte sulla schiena, ma soprattutto nelle tasche.

Continua la corsa ai libri: chi ha battuto d’anticipo è tranquillo, chi non lo ha fatto ha provveduto già alle fotocopie ma la sfida al portafogli è dietro l’angolo. Ardua sopratutto per il primo e l’ultimo anno negli istituti di scuola superiore: i libri da acquistare oscillano da un minimo di 10 ad un massimo di 15, la spesa minima totale si attesta intorno ai 250 euro (nel caso ad esempio degli istituti professionali) mentre quella massima supera i 350 euro (accade con i libri dei licei scientifico e classico). Per la scuola media inferiore i testi oscillano da un minimo di 13 ad un massimo di 15, la spesa in media si aggira intorno ai 300 euro.

Difficile vivere di rendita di fratelli o sorelle più grandi: il “ricambio” dei libri di testo ormai avviene in media ogni 2 o 3 anni. Ad aggiungersi è poi il costo di dizionari e libri di narrativa: nel primo caso la spesa oscilla tra i 60 e i 100 euro per ogni vocabolario. Uno scherzetto non da poco, soprattutto per i corsi linguistici o i licei dove si richiedono dai 3 fino ai 6 dizionari.

Messo da parte il primo e l’ultimo anno, anche i testi da acquistare annualmente sfiorano la metà del totale, la spesa annuale in media ammonta a 125 euro. Dunque il detto “chi ben inizia è già a metà dell’opera” vale sì, ma solo in parte: ogni anno il suono della campanella sembra proprio avere il suo prezzo.

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