Politica

La conferma di Gabellone nuovo schiaffo a Marti e l’Udc diventa il possibile serbatoio degli scontenti

LECCE- Un vero e proprio braccio di ferro tra fedelissimi, sfide e duelli per il futuro personale all’interno di Direzione Italia. Marti attende un segnale dal suo leader prima di fare la scelta. Palese ha anticipato tutti entrando in forza Italia attraverso l’amico Brunetta e stufo della barra rotta e senza direzione. Berlusconi ha troppe volte sottolineato che almeno l’80% dei candidati alle future politiche saranno esponenti azzurri, fedeli, della società civile e con una storia personale, di militanza e di consapevolezza delle idee berlusconiane. Questa impostazione, se non impedisce di aderirvi, non determina la prospettiva del riciclaggio da un partito all’altro ed in tanti si guardano intorno tra i partiti Noi con Salvini, vedi Caroppo e non si escludono altri ingressi, ed Unione di Centro anche se il riservato Ruggeri decide di non parlare. Dicevamo che Marti attende un segnale, pur avendo già più volte incontrato durante l’estate il segretario nazionale amministrativo dell’Udc, dall’ex Ministro ma non si esclude che potrà assumere, per lo stesso motivo, la stessa decisione di Messuti. Questo abbandona direzione italia perché Fitto non sceglie lui come capogruppo del partito nel consiglio comunale leccese, agevolando l’ascesa di Perrone e Marti, quindi, potrebbe fare la stessa cosa se in pole position per la candidatura alla Camera, Fitto non sarà con lui chiaro sul futuro politico. Se le scelte dei consiglieri “martiani”, di non seguire le indicazioni date ieri dall’ex Sindaco possano, o meno, esser considerate un primo segnale, certamente lo è la decisione, dopo poche ore, di confermare alla guida provinciale dei fittiani il Presidente Gabellone, altro candidato in pectore, e concorrente dello stesso Marti che ben conosce i numeri della politica e quanto possa esser difficile garantire 3 nomi, il suo , quello di Perrone, non ultimo Gabellone e perché no dello stesso Fitto probabilmente di ritorno da Bruxelles. L’implosiome del centrodestra è un dato certo dopo la sconfitta elettorale ed i duelli interni provocano la preoccupazione del segretario provinciale di Forza Italia, Paride Mazzotta. Per questo occorre una coerente linea di opposizione alla giunta Salvemini, ieri svanita, ed  attende ancora risposta dai consiglieri comunali dopo aver richiesto un vertice di maggioranza a margine delle scelte dei consiglieri Finamore e Russi.

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