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Festa grande a Castiglione: nasce il forno di comunità. Il cibo come missione

CASTIGLIONE- Ritrovare il senso della comunità nel fare il pane; impastarlo insieme, con lievito madre e farine locali; infornarlo in un forno che non è di uno, ma è di tutti: a Castiglione d’Otranto nasce il forno di comunità. Festa grande per la riapertura di una realtà da tempo scomparsa, a decenni di distanza dalla chiusura dei tre forni comuni del paese. È un sogno covato a lungo dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, già dalla prima edizione della Notte Verde: sei anni fa, infatti, venne costruito un forno in pietra perché venisse messo a disposizione di tutti. Dopo diverse vicissitudini, ora l’attesa è finita: un forno da 50 chili è stato costruito durante l’estate assieme agli anziani dell’Auser Ponte Andrano-Castiglione, nella sede del Vivaio della Biodiversità, in via Vecchia Lecce, a Castiglione. Grazie anche al sostegno del Csv Salento, è stato inaugurato con una grande infornata di pizze e pane. E’ un altro tassello che si aggiunge al percorso di valorizzazione dei grani antichi: nella frazione di Andrano, Casa delle Agriculture da anni sottrae terre all’abbandono per coltivarle, con metodi rigorosamente naturali. Il cibo come missione, dunque, non solo come occasione. Chiunque, tutto l’anno, potrà usufruire del forno di comunità per cuocere i propri prodotti. Previsto anche l’avvio di corsi di panificazione e una campagna apposita per invitare all’utilizzo del lievito madre.

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