SANT’ISIDORO- Si era immerso come spesso faceva, in apnea. Ma stavolta il mare è stato la sua tomba. Un apneista di 79 anni è morto, dopo essere rimasto incastrato tra gli scogli. Si tratta di N.A., originario di Nardò ma da tempo residente a Fiorano Modenese.
Il corpo, già in stato di decomposizione, è stato ritrovato in mattinata, intorno alle ore 7.30, in località Frascone, lungo la scogliera tra Sant’Isidoro e Torre Inserraglio, a Nardò, nell’area della Palude del Capitano. Un tratto di litorale particolarmente impervio, difficilmente raggiungibile. Anche per questo la tragica scoperta è stata fatta solo in mattinata, quando un bagnante è giunto sul posto e ha dato l’allarme.
I sanitari del 118 hanno potuto solo constatare il decesso. Intervenuta anche la Capitaneria di Porto: probabilmente l’uomo si era immerso ieri e all’alba una denuncia è giunta al numero d’emergenza 1530 per il mancato rientro di una persona anziana, uscita da casa per una battuta di pesca sportiva in apnea. Forse a causa di un malore sopraggiunto mentre era nell’acqua bassa, forse perché scivolato, quel che è certo è che il cadavere era incastrato tra gli scogli. I militari giunti a bordo delle motovedette lo hanno ritrovato con indosso una muta, un paio di pinne e una maschera, incastrato con gli arti inferiori in una fessura della scogliera. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.