Politica

Riequilibrio di bilancio, passa la delibera con la linea Ria. La “polvere sotto i tappeti” irrita il consiglio

LECCE – Prima una pregiudiziale, tentativo non andato a buon fine, poi una “tirata d’orecchie” sull’allarme “buco in bilancio” consegnato alla stampa, infine una lezione al sindaco sulla “serietà che dovrebbe iniziare a prevalere sul catastrofismo“, per il centrodestra “un retaggio inopportuno del Salvemini ex consigliere d’opposizione“.

La minoranza a Palazzo Carafa in occasione del secondo consiglio comunale sembra sedere in cattedra. Lo fa perché pur essendo presente, giustifica ancora una volta la scelta di non voto in tema delibera per il risanamento dei debiti fuori bilancio, approfittando per fare delle precisazioni. L’ex primo cittadino Paolo Perrone è assente, intanto il leader dell’opposizione Mauro Giliberti annuncia: “non voteremo fino a quando non sarà definita la reale situazione debitoria, solo in quel momento si potrà avviare un dialogo in modo serio, lucido e razionale“. A fargli eco è il consigliere Messuti “quando è toccato a noi fronteggiare un debito di circa 50 milioni, abbiamo agito in modo più maturo. Il catastrofismo, caro sindaco, non le dovrebbe appartenere più adesso che non siede tra i banchi della minoranza“.

Un consiglio animato a colpi di botta e risposta. In apertura l’opposizione schiera una pregiudiziale: “non si può discutere una delibera priva del parere delle commissioni consiliari“dicono. Al momento del voto, su 29 presenti ad essere favorevoli sono in 8 : la pregiudiziale non è accolta. A prendere la parola è il sindaco Salvemini che precisa di aver portato la delibera in consiglio in accordo con la prefettura: l’urgenza e le tempistiche giustificano e legittimano l’assenza del parere delle commissioni. Si dice nuovamente rammaricato per l’appello alla collaborazione dell’assise tutta caduto nel vuoto, “disorienta e amareggia -conclude- l’idea che a sostenermi sia solo la struttura apicale del consiglio, quando il bene dei leccesi non dovrebbe essere intaccato dai divari politici“.

Preannuncia poi di aver dato disposizione agli uffici tecnici di effettuare una verifica in ugual modo dei residui attivi in cassa “per avere un quadro chiaro -conclude- ed esaustivo“.

Ci prova a raggiungere il compromesso il consigliere Lorenzo Ria che propone un emendamento di modifica del testo della delibera, sottolineando la possibilità e non certezza del debito con l’impegno di opportuni approfondimenti.
L’ennesima negazione di appoggio da parte dell’opposizione scatena la furia di Salvemini, si alzano i toni e il sindaco si dice sconcertato davanti ad un atteggiamento che trascinerebbe al dissesto il comune arrampicandosi sugli specchi e facendo primeggiare la bandiera politica sul bene della città.

Dopo oltre 4 ore di acceso confronto, l’opposizione conferma il non voto. Emendamento prima  e delibera poi vengono accolti. Per il primo 19 voti favorevoli e 2 astenuti. Per la seconda 20 i voti favorevoli e un astenuto.

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