LECCE- Alla luce del Protocollo nazionale sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo nei campi, è stato firmato oggi in Prefettura un Protocollo d’Intesa: “Si tratta di una prima pietra- afferma il Prefetto Claudio Palomba– di un punto di partenza” per iniziare a dare attuazione ai servizi previsti e concordati per i braccianti. Si tratta di un protocollo che tocca più aspetti: dal trasporto agli sportelli, per verificare la situazione dei lavoratori. Altro punto fondamentale quello di dare finalmente una sistemazione dignitosa ai migranti ospitandoli non più nelle attuali tende bensì in dei container. Un trasferimento questo che sarà reso possibile proprio grazie a un finanziamento della Regione Puglia.
Infine, impossibile non parlare del processo di primo grado nato dall’operazione Sabr , la prima controffensiva al caporalato nel Salento, che proprio lo scorso 13 luglio ha condannato quattro imprenditori per riduzione in schiavitù e associazione a delinquere. “Si tratta di un successo per la Procura”, commenta il già Procuratore Capo Cataldo Motta, annunciando che presto potrà esserci una possibile modifica di alcuni aspetti della riforma del 2016.