BOTRUGNO – In merito al progetto di realizzazione del forno crematorio a Botrugno a scendere in campo è oggi la LILT di Lecce.
Nella nota diramata dalla Lega Tumori leccese si legge che “qualsiasi pressione ambientale dovuta a nuovi insediamenti industriali e non, va inquadrata e valutata, a fini autorizzativi, entro una analisi dello stato di salute complessivo del territorio e della popolazione, attingendo a indicatori epidemiologici quali la mortalità e l’incidenza di malattie. Già nel 2010 ARPA Puglia registrava nel Salento, da diversi anni, elevati tassi di mortalità per tumore al polmone.
E’ dunque prioritario per il Salento -prosegue la nota- evitare ulteriori fonti di pressione ambientale. Il progetto in questione invece desta elevata preoccupazioneproprio per il forte impatto sul territorio . Nella relazione tecnica che accompagna il progetto, riteniamo che l’aspetto delle emissioni nocive sia stato non adeguatamente affrontato e comunque sia stato sottovalutato in maniera conclamata”.