LECCE – “Nel carcere di Lecce i ricoveri di urgenza dei detenuti presso i presidi ospedalieri esterni stanno aumentando in modo preoccupante“. A dichiararlo è la segreteria regionale del SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria.
“La preoccupazione non deriva dai ricoveri -si legge nella nota del sindacato- poiché se un detenuto sta male e non può essere curato in carcere, è d’obbligo ricorrere a strutture ospedaliere, ma dal fatto che su circa 280 ricoveri d’urgenza, solo 4 sarebbero codici rossi e 40 gialli mentre i restanti sarebbero verdi e bianchi.
Il dato è preoccupante poiché far uscire di sera pericolosissimi detenuti con pochissimo personale di scorta, stante la carenza di unità , comporta rischi concreti alla sicurezza dei poliziotti e della collettività “.
Il Sindacato, tramite una lettera, ha portato la questione all’attenzione del Prefetto. La faccenda è balzata più volte agli onori della cronaca: nel novembre 2015 Fabio Perrone, l’ergastolano salentino noto come “Triglietta” riuscì ad evadere durante una visita medica all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.