LECCE-La conta dei voti per singole liste e candidati consiglieri consegna un dato politico interessante: a trascinare il centrodestra sono le sue liste. Accade il contrario nel centrosinistra. Scenario simile, anche se meno netto, in casa Alessandro Delli Noci, che personalmente ottiene di più rispetto alle forze in campo a suo supporto. Idem per Fabio Valente e Matteo Centonze. Non così invece per Luca Ruberti. I dati si riferiscono a 101 sezioni su 102.
Primo partito è Direzione Italia, con il 17,47 seguono Grande Lecce 10, 56 e Forza Italia 8,93 per il centrodestra; Lecce Città Pubblica 8,59 e Pd 8,46. Poi, FdI, 5,65; M5s, 4,99; Lecce città del Mondo, 4,63; Udc 3,94. Ultima formazione Noi Con Salvini, 0,59, che fa peggio di Casa Pound con lo 0,67.
Tra i candidati consiglieri, il più suffragato è il sindaco uscente Paolo Perrone con 1416 preferenze, tallonato dal vicesindaco uscente Gaetano Messuti 1195, e dall’assessore alla mobilità Luca Pasqualini 1178. Seguono Andrea Guido 1005 preferenze e Attilio Monosi, 853. In Fi exploit di Luciano Battista 890, e di Paride Mazzotta 808. 500 preferenze per Federica De Benedetto. Ancora in casa centrodestra, in pole position Michele Giordano (Fdi), con 717 preferenze, seguito dal giovane Giorgio Pala 602. Con Lecce città del mondo, il miglior risultato lo ottiene Bernardo Monticelli Cuggiò 663 preferenze.
In casa centrosinistra, nel Pd in testa Sergio Signore 967 preferenze, seguono Paolo Foresio 750, Antonio Rotundo 599, Paola Povero 398 e Antonio Torricelli 334. Per una buona storia per Lecce, in cima Angelamaria Spagnolo 288 referenze e subito dopo di lei Giuseppe Fornari 274
Più suffragato del M5s è Giovanni Manzo con 212 preferenze.