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L’allarme dei pediatri: “malformazioni congenite oltre la media a sud di Lecce”. Asl a lavoro

CAVALLINO- I numeri sono importanti, tali da non lasciare indifferenti. Nei comuni di Cavallino, Lizzanello e San Donato, ci sarebbero troppi bambini con malformazioni congenite e troppi allergici. Usiamo il condizionale solo per un motivo: si tratta di dati grezzi, ma provengono da una fonte qualificata, vale a dire i pediatri di libera scelta della zona, gli stessi che la scorsa settimana hanno preso carta e penna e scritto al Dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce per chiedere di approfondire il tema e soprattutto di fare un confronto con gli ultimi anni, per avere contezza dell’evoluzione, specie nell’ultimo decennio.
I dati sono stati presentati pubblicamente domenica mattina, a Cavallino, nella prima uscita pubblica del Comitato Salvaguardia Salute Cittadini Cavallino Castromediano.
E’ stato il pediatra Claudio Casile, assieme alla collega Maria Innocente, a firmare la lettera indirizzata alla Asl.
Valutando i bambini tra i 3 e i 13 anni, a Cavallino, sono emersi 120 allergici su 940 bimbi, con un tasso grezzo pari al 12,5 per cento, superiore alla media nazionale dell’11,5 e tendente a quella delle grandi città del nord, pari al 14 per cento. Un confronto con altre realtà del Leccese svela le prime differenze: a Martano, ad esempio, si è intorno al 10 per cento.
A preoccupare di più sono, però, le malformazioni congenite: nei centri di Lizzanello, Merine, Cavallino e Castromediano, si registrano almeno 19 bimbi alle prese con malattie rare e sindromi varie. Sono molti o pochi? Si è quasi al doppio rispetto al dato atteso di un bambino colpito ogni 2mila abitanti, perché in questo caso ci si aspettava un massimo di dieci piccoli con malformazioni su una popolazione complessiva, tra i due Comuni, pari a circa 20mila abitanti.
A destare ancora più sospetto è la realtà di San Donato-Galugnano, dove si contano dieci bambini con malformazioni su neppure 6mila abitanti.

Come vanno letti questi dati? E cosa c’è a monte? “La letteratura scientifica – hanno scritto i pediatri nella lettera – ritiene che ciò possa essere messo in relazione con l’esposizione materno-infantile ad inquinanti ambientali. A tal proposito noi proponiamo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Lecce si faccia promotore di uno studio che possa indagare incidenza, frequenza, e tipologia dei tumori e delle malformazioni congenite osservate negli ambulatori pediatrici, anche al fine di contribuire ad un corretto afflusso dati al Registro Regionale di recente istituito sulle malformazioni congenite”.

“Abbiamo preso contatti con l’associazione dei pediatri e avvieremo una collaborazione con loro, per far sì che le diagnosi non sfuggano”. Giovanni De Filippis, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce, a cui è stata rivolta la lettera dei pediatri di libera scelta, è già a lavoro dopo aver ricevuto la lettera con i dati e la richiesta di un monitoraggio.
“L’obiettivo finale – spiega – è quello di giungere ad un protocollo d’intesa con i pediatri per gestire un flusso di dati più rapido e comprendere l’incidenza di tumori infantili e malformazioni congenite”.
A breve, è in programma un tavolo apposito con i direttori di distretto e i medici.

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