Sanità

Obbligo di vaccinazione, ambulatori presi d’assalto. Ecco i dati

SALENTO- In provincia di Lecce, gli ambulatori dei servizi di Igiene sono stati presi d’assalto: l’obbligo di vaccinazione per poter effettuare l’iscrizione a scuola ha sortito un forte scossone tra i genitori che finora non hanno provveduto a far vaccinare i propri figli. E dunque è corsa ai ripari. I numeri, d’altronde, sono netti e dicono chiaramente che mediamente c’è una fetta tra il 10 e il 20 per cento di bambini al momento ancora “scoperti” nelle tre province salentine.

“In attesa dei dettagli della legge, rafforzeremo il servizio, non possiamo fare altrimenti per far fronte all’aumento di richieste”, dice Alberto Fedele, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Lecce. Va sicuramente meglio per le vaccinazioni già obbligatorie, quelle contro Polio, Tetano-Difterie-Pertosse ed Epatite B. In tutti i casi, per i neonati, il tasso di copertura è del 94,8 per cento nel Leccese, del 92,9 nel Brindisino e 95,2 nel Tarantino, con una media regionale del 93,3. Negli ultimi anni, a partire dal 2008, però, si è avuto un crollo tra il 2 e il 5 per cento. I dati, aggiornati al 31 dicembre scorso e riferiti al 2014, sono quelli ufficiali dell‘Osservatorio epidemiologico regionale.

In totale sono 12 le vaccinazioni che da settembre saranno obbligatorie per l’iscrizione a scuola nella fascia 0-6 anni, anche per gli asili nido e le scuole materne. Si è decisamente indietro rispetto alla copertura totale per il Meningococco B: ad essersi vaccinato è solo il 74 per cento dei bimbi 0-24 mesi. Ancora peggio va a Brindisi (64,8) e Taranto (67,2). Per il Meningococco C, nel Leccese non si supera l’80,5 per cento, poco più che a Brindisi (79,8) e poco meno che a Taranto (82,8).

Per la varicella, in cinque anni si è avuto un crollo di circa 10 punti percentuali in provincia di Lecce, dove ci si attesta al 79,2 per cento di copertura (Brindisi 82,2; Taranto 86,6). Diminuzione netta anche per la triade unica Morbillo-Parotite-Rosolia: a Lecce non si supera l’87,3 per cento, a Brindisi l’84,7, a Taranto l’88 per cento, 13 punti percentuali in meno rispetto a 12 anni fa. Meglio va per l’Haemophilus Influentiae, la cui vaccinazione è al 94,6 per cento a Lecce, poco più che a Brindisi (92,9) e leggermente meno che a Taranto (95,2).

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