LECCE – Un ritmo travolgente, una vera e propria grande festa tra “amici” per ricordare Bruno Petrachi: cantostorie amatissimo di Lecce, la sua città, della quale ha raccontato strade, personaggi, leggende, tradizioni. A vent’anni dalla sua scomparsa, martedì sera, nell’Anfiteatro Romano è andata in scena la terza edizione del Folk Festival, dedicata proprio a lui. L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale che prende il suo nome, presieduta da suo figlio Enzo, che la vena artistica del padre l’ha ereditata e come.
A partire dalle 21 l’Anfiteatro è stato animato da alcune delle voci più note della musica salentina, interpreti di generi musicali differenti tra loro, dal jazz al pop passando per la musica popolare. Ogni ospite ha interpretato un brano di Bruno Petrachi. Poi una sorpresa: Il figlio Enzo ha duettato, in via del tutto eccezionale, con suo fratello Gianluca, celebre calciatore oggi dirigente sportivo.
Il Folk Festival nasce proprio per questo: per sviluppare e sostenere la cultura musicale tipica della città di Lecce e di tutto il territorio che la circonda.
E allora “mieru, pezzetti e cazzotti”, in memoria di chi con la sua voce e la sua musica ha fatto della tradizione salentina un patrimonio musicale che arriva dritto al cuore.