Attualità

Pronto Soccorso, “istruzioni per l’uso”: al via corso di formazione

LECCE- Un uso corretto del Pronto Soccorso consentirebbe di evitare disservizi e incomprensioni, da qui l’idea di avviare un corso di formazione che ha come  tema “Percorsi di accoglienza nel Pronto soccorso”. Il punto di partenza di questo percorso sarà il PS del Vito Fazzi, che per il direttore generale Silvana Melli «è il biglietto da visita del nostro più grande ospedale». Un biglietto da visita che ogni anno eroga oltre 80mila prestazioni, suddivise in base alla gravità in codici bianchi, verdi, gialli e rossi.

Il corso avrà inizio l’11 Maggio e terminerà il 9 giugno. Tra gli obiettivi, quelli di rafforzare la relazione con il paziente, migliorare il rapporto spazio-utente e ridurre i tempi di attesa.Un programma «intenso ma necessario – ha sostenuto il dr. Silvano Fracella, primario del PS del “Fazzi” – in una struttura con un volume di attività notevole e con diverse criticità da analizzare e superare». E su cui aprire una riflessione capace di facilitare il compito di chi lavora nel Pronto Soccorso, di migliorarne la performance e, al tempo stesso, lanciare un messaggio di educazione civica agli utenti, chiamati ad un esercizio di corresponsabilità nell’utilizzo appropriato di una struttura pubblica d’emergenza.

Fondamentale inoltre l’arrivo di nuove risorse (i 17 medici attualmente in servizio nel Pronto Soccorso del “Fazzi” diventeranno 28 via concorso) e la realizzazione di infrastrutture come il Trauma Center del nuovo DEA ma, soprattutto, la maturità civica da parte dei cittadini/e che aiuta ad evitare inutili tensioni, sprechi di tempo e meccanismi inceppati: «Rinnovare il Pronto Soccorso – ha spiegato il DG Silvana Melli – è un’operazione importante e complessa, che interessa diversi fronti. Il Pronto Soccorso troppo spesso finisce per essere percepito come un “inferno”: magari non è il paradiso, ma riflettere su ciò che può essere migliorato, al di là delle lamentele immotivate, può aiutare a fare meglio, a riorganizzare i percorsi ed eliminare gli squilibri».

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