LECCE – (di Tonio De Giorgi) Nel 2006 quando fu chiamato a risollevare le sorti del Lecce Rizzo aveva tanta strada davanti per cercare di raggiungere il traguardo della permanenza in serie A. Oggi, che torna a sedere sulla panchina giallorossa, la rincorsa è breve, ma l’obbiettivo è ugualmente stimolante: la promozione in serie B attraverso i play off. Con più tempo a disposizione sarebbe stato meglio, ma il tecnico giallorosso punta dritto verso l’obiettivo. “Abbiamo alcuni giocatori che negli ultimi due mesi hanno giocato poco – afferma -, mi sono annotato qualcosa: Mancosu ha giocato una partita negli ultimi sessanta giorni. Non è l’unico caso: Cosenza è fuori, causa squalifica, da venti giorni, Giosa è stato frenato da un infortunio e non gioca dal 15 aprile; Drudi nell’ultimo mese ha giocato novanta minuti, Caturano e Torromino centottanta minuti nell’ultimo mese. Quindi abbiamo la necessità di farli giocare se vogliamo recuperarli”. Ultima partita della stagione regolare, ma si lavora già in vista dei play off. “La partita con la Fidelis Andria è un banco di prova importante per noi – precisa -, non sarà una sfida di fine campionato. Voglio vedere quali progressi ha fatto la squadra, come ha assorbito le mie indicazioni. Una partita utile a risolvere tante problematiche, anche per questo corro il rischio di far giocare i giocatori in diffida”. L’avversario insegue un posto play off, per questo si rivelerà uno sfidante difficile. “E’ una squadra aggressiva, fisica – continua -, hanno attaccanti di qualità e dovremo stare attenti sugli esterni. Ripeto: sarà partita vera”. Il suo ritorno al Via del Mare passa in secondo piano. “Ho così tanti pensieri che questo è davvero l’ultimo – conclude -. comunque sarà un ritorno importante”.
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