LECCE – Salvo rarissime eccezioni che hanno molto apprezzato, a solidarizzare con la loro richiesta d’aiuto sono stati in pochi. A raccontarlo durante la protesta davanti alla sede Enel di Lecce per il caro bolletta, è il Presidente dell’Associazione “Pronto Soccorso dei poveri” che ha promosso il sit in Tommaso Prima:
“A scendere in strada al nostro fianco sono stati pochissimi politici locali -ha detto Tommaso Prima- un gesto che abbiamo apprezzato tanto, ringraziamo per questo i candidati sindaco Alessandro Delli Noci e Matteo Centonze e il Dott. Paolo Pagliaro. Salvo queste rare eccezioni, dei Parlamentari salentini invitati, invece, non si è presentato nessuno“.
“L’energia elettrica costa troppo e poi non è giusto che in bolletta ci sia il canone Rai. Piuttosto destiniamone una parte alle tv locali“. Questi i presupposti che hanno portato l’associazione e altri cittadini a scendere in strada, con striscioni e testimonianze.
Nella seconda fase della riforma delle tariffe per i clienti domestici, scattata il 1° gennaio 2017, è stata infatti abolita la progressività , ossia il meccanismo che fa pagare di più il kWh a chi ha consumi maggiori e di meno a chi ha consumi bassi. Inoltre i costi di rete (cioè i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica) vengono spostati sulla parte fissa, cioè saranno pagati per punto di prelievo e per potenza impegnata, anziché per kWh consumati.
Moltissimi i cittadini che si sono rivolti a varie associazioni di consumatori non accettando di pagare tanto. Il “Pronto Soccorso dei poveri” fa sapere infatti di non avere alcuna intenzione di arrendersi.