LECCE – Storie vere fatte di rimpianti, di momenti di buio, di errori che li hanno condotti fin qui: qui nel carcere di Opera, dove il loro racconto è diventato un docufilm. Si intitola “Spes contra spem-liberi dentro” ed è prodotto da “Nessuno tocchi Caino” e Indexway. Mercoledì pomeriggio ad assistere alla proiezione sono stati i detenuti della casa circondariale di Lecce. E così storie di vita vissuta dietro sbarre diverse si sono incrociate in una stessa stanza: chilometri di distanza a dividerli, ma stesse emozioni. Paura, rabbia, dolore, qualche volta odio, ma poi finalmente speranza.
Un titolo significativo quello scelto, ispirato ad un passaggio della lettera di San Paolo ai Romani: un monito a farsi portatori di speranza sempre, nonostante tutto, a farsi artefici della propria vita senza attendere che sia sempre qualcun’altro a salvarci. Perchè il carcere non sia solo una punizione ma l’occasione per migliorarsi, per guardarsi dentro, fondamentale l’apporto degli operatori penitenziari.
Il Docufilm, fortemente voluto dal Partito Radicale, è stato già presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma. Impossibile distogliere lo sguardo da questi racconti di vita: un fil rouge che è un paradosso. “Dietro le sbarre ho imparato cosa sia la libertà -racconta un detenuto- ho capito che ero libero di non uccidere”.