AttualitàCronacaEconomia

Adoc: turismo e territorio, a Gallipoli e Otranto due modelli di approccio opposti

GALLIPOLI- I consumatori chiedono più qualità e più cura del territorio. In questo periodo sono compresenti e agli onori delle cronache due significativi esempi di modi di intendere il turismo e lo sviluppo del territorio. “Da un lato il progetto di pedonalizzazione e ciclabilità del litorale sud di Gallipoli da Lido San Giovanni al Canale dei Samari e dall’altro i lavori per la costruzione del cosiddetto Lido “Twiga”, che produrrà la costruzione di un vero e proprio insediamento turistico in una insenatura vergine del nostro Salento. Sono due modelli diversi che ci portano in direzione opposta”. È l’intervento di Adoc Lece, che invita le amministrazioni ad una riflessione.  “Da un lato abbiamo un opportuno risarcimento dell’ecosistema costiero mediante un indifferibile ripensamento della mobilità nella zona. Se negli anni 50-60, con una scarsissima sensibilità ambientale, le meravigliose dune di Gallipoli sono state spianate e distrutte dalla costruzione della strada litoranea, oggi quel tratto viene finalmente restituito alla naturalità e alla fruizione dei cittadini. La pedonalizzazione del litorale sud di Gallipoli sino al canale dei Samari, intervento voluto dal Commissario prefettizio e proseguito dall’attuale Sindaco di Gallipoli, va nella direzione della riqualificazione del territorio secondo standard europei, conferisce qualità e vivibilità alla zona e, di conseguenza, diventerà un fiore all’occhiello per tutto il contesto turistico. L’altro intervento, quello a Otranto, va nella direzione della svendita del territorio e della funzionalizzazione della bellezza naturale pubblica a fini di profitto privato. Non a caso, appena iniziati i lavori, sono cominciate le contestazioni di abusi e di difformità rispetto ai progetti depositati. In attesa che le Autorità facciano chiarezza, non si può però non esprimere un senso di frustrazione rispetto a scelte delle Amministrazioni miopi ed irreversibili. Quale modello scegliere? Come orientare le scelte per il Salento del futuro? I consumatori locali ed internazionali chiedono attenzione, valutano le scelte dei territori, amano raggiungere territori preservati e dove risulta evidente che esiste un pensiero forte di tutela ed una filosofia di gestione attenta all’ambiente. Non amano sentirsi corresponsabili, con la loro stessa presenza, di scelte irrispettose da territorio. Occorre pensarci bene. Adoc invita le Amministrazioni a una maggiore attenzione, ad avere più coraggio nel compiere scelte risarcitorie verso i territori, a non pensare solo agli imprenditori, ma anche ai cittadini e ai fruitori dei servizi e al territorio, unico soggetto che non strepita e non ha voce”.

Articoli correlati

Carabinieri, concorso artistico per 200 anni di storia

Redazione

Dopo gli scontri, Daspo per 3 tifosi del Lecce e 5 della Salernitana

Redazione

Coronavirus, il Dipartimento Salute della Regione Puglia: “Attenzione massima, ma nessun allarme”

Redazione

Gazze intrappolate dalla colla per topi salvate dai Vigili del Fuoco

Redazione

Omicidio Scazzi, respinto ricorso: Sabrina Misseri resta in cella

Redazione

Mette a soqquadro un intero quartiere, arrestato torinese

Redazione