GALATINA- Una vera e propria serrata quella che a Galatina aprirà la settimana di Pasqua: la protesta dei titolari delle attività commerciali contro la chiusura al traffico del centro storico si preannuncia compatta, supportata anche dagli esercenti dei negozi dell’area limitrofa. Non va giù il provvedimento a firma del commissario straordinario Guido Aprea. E si chiede, pertanto, il passo indietro. Una raccolta firme per chiedere la sospensione della delibera interesserà l’intera città. E mercoledì una delegazione di commercianti e artigiani sarà ricevuta dal prefetto Claudio Palomba, a cui sarà chiesto un intervento immediato e risolutivo.
Il presidente provinciale di Confartigianato, Luigi Derniolo, è netto: “contestiamo le modalità con le quali si è giunti ad adottare questa decisione”. Ai candidati sindaco di Galatina, i commercianti hanno chiesto di firmare un documento nel quale si impegnano, in caso di loro elezione, a sospendere immediatamente la delibera e ad insediare un tavolo di progettazione per una chiusura “programmata e costruttiva”. L’unico a non averlo sottoscritto è stato il candidato del Movimento 5 stelle Paolo Pulli.
Solo qualche giorno fa, una lettera congiunta di Confesercenti, Confcommercio, Comitato centro storico, Assoimprese e professioni ha espresso il disappunto, specie nel metodo: “sin dalle prime riunioni con il vice-commissario – hanno detto – si è avuta la netta sensazione che tutto era stato già deciso a prescindere da quella che era la nostra posizione e gli interessi delle nostre attività”. Le associazioni, che hanno già presentato ricorso al Tar, chiedono l’attuazione del senso unico in Corso Porta Luce e in via Roma e addebitano la decadenza del borgo antico “all’incuria da parte di molti proprietari dei palazzi storici e dalla stessa amministrazione”.