Politica

Renzi: “In Puglia il mare più bello. Ma non basta, copiate Rimini”

BARI -Se torno, lo faccio perché me lo chiedete voi, non perché lo voglio io. Matteo Renzi torna a Bari per la volata finale delle primarie del Partito Democratico e risponde così a chi, in queste settimane, gli rimprovera il passo indietro incompleto. Davanti ad una platea di 300 persone, chiarisce subito che la legge elettorale, oggi, non si fa perché il Pd non ha i numeri. Ma per averli bisogna recuperare il consenso, tornare nelle piazze e aprire i gazebo, rinunciando al chiuso dei circoli. Ma…

“Ma se non ci mettiamo d’accordo –afferma Renzi– che c’è una generosità e una solidarietà tra di noi, per cui l’obiettivo di chi sta dentro il Pd, non è sparare su quello accanto perché è più vicino, ma mettersi insieme e raccontare un’idea di futuro e dire che i nostri avversari non sono i nostri compagni di cammino, gli avversari son quelli che stanno di là. Se non facciamo questo, i giovani on verranno mai”. E quanto al suo nemico storico, Michele Emiliano, scherza subito: “Salutiamo anche il presidente di Regione a cui facciamo un abbraccio e un augurio di pronta guarigione. Io avevo l’alibi di ferro”

L’ex premier, sollecitato dai contributi sul palco – un operaio Ilva, una imprenditrice agricola, un studentessa, un insegnante, un disoccupato – tocca i temi più controversi del suo governo che rimarcano proprio i campi delle sei persone presenti e va dritto all’argomento Mezzogiorno: non è – ha detto – un parco vacanze. Ma quanto al turismo c’è ancora tanta strada da fare. “Su cento turisti che arrivano in Italia, soltanto tredici scendono sotto Roma. Voi dovete imparare, noi dobbiamo imparare, nel mezzogiorno sopratutto, a fare come ha fatto Rimini, che sono dei maestri nella capacità di attrazione turistica. Di creare le infrastrutture, di avere una visione strategica, di non stare a litigare dalla mattina alla sera. E per questo bisogna che per il turismo si facciano le infrastrutture

Dunque, ha aggiunto parlando di infrastrutture – bisogna costruire l’alta velocità Bari Napoli e portarla presto a Lecce perché non possiamo – ha detto – consentire ancora l’isolamento del Salento. Servono, però, anche le industrie, come l’lva. Dire di chiuderla – ha precisato – manda nel panico le famiglie di Taranto. Ma deve cambiare. E poi aggiunge: “Perché quando ci viene detto a noi che abbiamo tolto i soldi da Taranto, Taranto non ha mai avuto tanti soldi, come quelli che hanno avuto in questi anni”

Ad accompagnare Renzi che non ha voluto rispondere ad alcuna domanda, il ministro Martina che ha elogiato il modello agricolo della Puglia e i padroni di casa, Marco Lacarra e Antonio Decaro per i quali, dal 1 maggio si giocherà tutti con la stessa casacca.

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