LECCE- Uno dei più grandi interpreti della storia del calcio leccese e pugliese è stato celebrato dalla sua città. Si tratta di Antonio Renna, detto Mimmo, per i leccesi Mimino, che ha festeggiato le sue 80 primavere nell’abbraccio di tanti amici, ex compagni di squadra e giocatori.
Un leccese che giovava “In punta di piedi“, proprio come il nostro collega e giornalista Marco Renna ha deciso di intitolare il suo libro, con prefazione di Elio Donno, in cui ripercorre la carriera sportiva di Mimmo a partire dai suoi esordi con la Juventina di Attilio Adamo. Il libro è un contributo alla tutela della memoria di una città come Lecce che ha dato tanto al Calcio nazionale con grandi giocatori di successo. Ecco perché il testimonial della serata sarà il pluriscudettato Sergio Brio, glorioso stopper della Juventus degli anni ’80 ed anche egli figlio del vivaio di Adamo. Brio è uno dei 6 giocatori al mondo ad aver vinto tutti i principali ed importanti trofei calcistici. Anche Brio, insieme ad Aldo Sensibile e Franco Causio, è stato uno dei figli professionali di Attilio Adamo.
Mimmo Renna è stato il primo leccese a vincere uno scudetto da giocatore e il primo a vincere un campionato di serie B da allenatore nella stagione dei record (77-78) con l’Ascoli degli indimenticati Moro, Pasinato, Roccotelli e del leccese Pinuccio Greco. Mentre a tutt’oggi è l’unico allenatore leccese ad aver vinto un campionato alla guida dei lupi giallorossi.
In carriera Mimmo Renna ha giocato in serie C con il Lecce, in serie C e B con il Brindisi e in serie A con Bologna, Lazio e Varese. Mentre ha allenato tra i professionisti Brindisi, Lecce, Ascoli, Bari, Palermo, Catanzaro, Catania, Taranto, Casertana, Livorno, Giarre. E’ stato l’allenatore italiano col maggior numero di panchine tra in serie B nel decennio 1975-1985.