LECCE- Il grande pubblico lo ha conosciuto con il tormentone “Quando i bambini fanno Ooh” e poi con “Vorrei avere il becco“. Poi si è presentato sul palco dell’Ariston con “Luca era Gay”, un testo sull’omosessualità, e ancora con “La Verità”, dedicata ad Eluana Englaro.
Un cantautore impegnato e un avvocato coraggioso, che ha regalato una performance toccante al Teatro Kolbe. Una coppia ben assortita quella composta da Giuseppe Povia e Gianfranco Amato, pronti a girare l’Italia per affermare attraverso la formula del concerto-convegno il valore della famiglia naturale e combattere i pericoli che derivano dalla cosiddetta teoria gender.
Povia ha eseguito diversi brani del suo nuovo album “Nuovo contrordine morale”. Amato ha commosso il pubblico con il del delicato tema dell’utero in affitto, con riflessioni sui trattati dell’Unione Europea, sull’evoluzione storica che ha determinato l’Unità d’Italia e sul rapporto tra Diritti e Sociale. Tre ore di spettacolo che hanno coinvolto il pubblico di grandi e piccoli.