LECCE-Un nulla di fatto l’incontro tra un gruppo di Sindaci No Tap e il Prefetto di Lecce dopo i tafferugli del mattino sul cantiere. Due ore di riunione durante le quali i sindaci di Melendugno, Corigliano d’Otranto, Martano, Calimera, Lizzanello, hanno manifestato sconcerto per l’accaduto. Molte fasce tricolore si sono trovate in mezzo alle cariche della polizia, alcuni rappresentanti politici, come il consigliere regionale dei 5 stelle Cristian Casili sono rimasti anche feriti.
La giornata della morte della democrazia, è stata definita. L’obiettivo ora è quello di salvaguardare la sicurezza dei manifestanti anche nei prossimi giorni, per questo è stata chiesta una sospensione dei lavori nel cantiere che però il Prefetto non ha potuto concedere. Dopo la nota del ministero non è più possibile alcuna trattativa con Tap.
E allora la strada è quella tecnica politica. Nella sede della Regione Puglia a Lecce incontro con Emiliano, collegato in videoconferenza da Bari. Necessario un tavolo tecnico permanente e poi la riapertura della Via. Questo potrebbe far guadagnare tempo prezioso e chissà, alla fine, bloccare definitivamente il cantiere.